Ed anche la Sydney experience volse al termine.
Prima di tornare pero' c'e' tempo per l'ultimo viaggetto nel down under. Ora vi scrivo da Melbourne, ma non e' in questa parte d'Australia che restero' nelle prossime settimane.
Il bello di questa nazione e' che ti permette di non racchiudere in un nome di una sola localita' la destinazione del viaggio. Dopo un paio di giorni in un parco naturale grande quanto il Veneto, si stara' infatti in un solo altro posto per le seguenti settimane.
Ma non e' ne' una citta', ne' un'isola, ne' una regione: e' la Stuart Highway, da nord a sud, in tutta la sua interezza e anche oltre. In termini europei, un po' come andare da Lisbona a Varsavia passando per Venezia, con il deserto pero' tra la Castiglia e la Repubblica Ceca.
3600 chilometri ed un unico obiettivo: vedere questo spettacolo.
(Credevate sul serio che avrei fatto tutta questa strada per vedere un enorme sasso in mezzo a della sabbia?)
Stay tuned!
Chi non viene sul blog e' un Thorny Devil!
PS. mi scuso per l'uso di apostrofi al posto di accenti, ma la tastiera anglofona dell'ostello non mi permette altrimenti.
domenica 27 giugno 2010
lunedì 21 giugno 2010
La coppa del mondo o "Non è un paese per fighette e altre storie"
Chi diceva che qui sono interessati solo al rugby e al cricket?
Anche se il calcio non è di certo lo sport più popolare, per la Coppa del Mondo Sydney si è riempita di macchine con questa bandierina appesa per tifare i Socceroos:
Al Darling Harbour hanno poi montato un ambaradan di roba, con maxischermichioschispettacolidirette24oresu24 per sentirsi un po' più vicini al resto del mondo.
Per una nazione abituata ai contrasti di gioco del rugby o dell'australian football, il fatto che dei calciatori simulino cadute è un'offesa alla virilità dello sport. Per questo quando parli di calcio con un australiano tira ancora fuori il rigore su Grosso del passato mondiale, che li aveva eliminati.
E intanto, finchè i nostri se ne stanno tutti impomatati a farsi fotografare da Dolce&Gabbana negli spogliatoi, gli Australiani si allenano così.
Che dire, non è un paese per fighette.
Chi non viene sul blog si farà parare il tiro dal coccodrillo!
PS.
Chi volesse sentire il tanto vituperato (da alcuni) inno Mameliano live al Darling Harbour, lo trova qui.
Anche se il calcio non è di certo lo sport più popolare, per la Coppa del Mondo Sydney si è riempita di macchine con questa bandierina appesa per tifare i Socceroos:
Al Darling Harbour hanno poi montato un ambaradan di roba, con maxischermichioschispettacolidirette24oresu24 per sentirsi un po' più vicini al resto del mondo.
Per una nazione abituata ai contrasti di gioco del rugby o dell'australian football, il fatto che dei calciatori simulino cadute è un'offesa alla virilità dello sport. Per questo quando parli di calcio con un australiano tira ancora fuori il rigore su Grosso del passato mondiale, che li aveva eliminati.
E intanto, finchè i nostri se ne stanno tutti impomatati a farsi fotografare da Dolce&Gabbana negli spogliatoi, gli Australiani si allenano così.
Che dire, non è un paese per fighette.
Chi non viene sul blog si farà parare il tiro dal coccodrillo!
PS.
Chi volesse sentire il tanto vituperato (da alcuni) inno Mameliano live al Darling Harbour, lo trova qui.
giovedì 10 giugno 2010
Post per mia mamma...
...che, da brava mamma italiana, come prima domanda, mi chiede sempre se sto mangiando: ecco una excursus gastronomico di questi mesi in ordine cronologico.
La risposta a quella che di solito è la seconda domanda invece è: "Sì, il latte lo bevo", anche se solitamente a colazione non ho la macchina fotografica sottomano.
La risposta a quella che di solito è la seconda domanda invece è: "Sì, il latte lo bevo", anche se solitamente a colazione non ho la macchina fotografica sottomano.
Tutto iniziò così: il primo pranzo nell'aereo
Dolciumi di Singapore
La versione malese della piadina romagnola
Cibarie di buon auspicio cinesi
Cenone di Capodanno (Cinese)
Primo BBQ a Tamarama Beach
Una dolce pausa nipponica nella ricerca di un tetto
Pranzo a Rose Bay
Pasta Tasmaniana (quella che poi ha mangiato l'opossum)
Cena della Casa a Bondi Junction 1
Cena della Casa a Bondi Junction 2
Sushi break
Le tradizioni pasquali che non vanno mai trascurate
The Spanish touch
Sfide messicane
L'ultima cena (australiana)
Italica cena
Il maiale non è l'unico animale del quale non va buttato via niente
Cena a Chinatown
Pranzo a Palm Beach
Pancakes on the Rocks
Baffo, ostriche e calamari al Fish Markets
The making of Pasta alle melanzane
Italico dessert
Et, dulcis in fundum, the making of ragù (sopra) e il risultato finale (sotto)
Dolciumi di Singapore
La versione malese della piadina romagnola
Cibarie di buon auspicio cinesi
Cenone di Capodanno (Cinese)
Primo BBQ a Tamarama Beach
Una dolce pausa nipponica nella ricerca di un tetto
Pranzo a Rose Bay
Pasta Tasmaniana (quella che poi ha mangiato l'opossum)
Cena della Casa a Bondi Junction 1
Cena della Casa a Bondi Junction 2
Sushi break
Le tradizioni pasquali che non vanno mai trascurate
The Spanish touch
Sfide messicane
L'ultima cena (australiana)
Italica cena
Il maiale non è l'unico animale del quale non va buttato via niente
Cena a Chinatown
Pranzo a Palm Beach
Pancakes on the Rocks
Baffo, ostriche e calamari al Fish Markets
The making of Pasta alle melanzane
Italico dessert
Et, dulcis in fundum, the making of ragù (sopra) e il risultato finale (sotto)
mercoledì 9 giugno 2010
Paese che vai, usanza che trovi o "Stereotipi australiani e altre storie"
Così almeno, quando tutti voi mi chiederete come prima cosa se ho surfato, la mia risposta non sarà un silenzio imbarazzato.
Quello comunque ci sarà quando mi chiederete se sono riuscito a restare in piedi.
Questo è stato l'unico momento in cui ho assunto una posizione degna di un discendente dell'Homo Erectus.
Chi non viene sul blog è un Homo Poco Sapiens!
Quello comunque ci sarà quando mi chiederete se sono riuscito a restare in piedi.
Questo è stato l'unico momento in cui ho assunto una posizione degna di un discendente dell'Homo Erectus.
Chi non viene sul blog è un Homo Poco Sapiens!
lunedì 7 giugno 2010
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